venerdì 13 febbraio 2009

Effetti Collaterali




Torno da una fredda serata passata con amici in cerca di calore, al riparo da improvvise basse ed inusuali temperature di questi ultimi giorni; le soluzioni anti-gelo variano da thè verde per alcuni a superalcolici per altri (tipo io).

L'alcool fà il giro completo, tra una battuta e l'altra, riscalda, ci riesce meravigliosamente, stimola lo spirito, stimola la spontaneità, le battute, anche le più spinte mi escono di bocca da sole (per la gioia di molti, lo sgomento di alcuni).

La serata si conclude, torno a casa tra vetri appannati, strada bagnata, guida cauta: nevica.

Fà tanto freddo da nevicare anche qui, vedo che ciò che cade dal cielo è qualcosa di più soffice di una gocciolona d'acqua. E' tanto delicata da non resistere al calore del suolo cittadino, di colpo è già liquido.

Rientrato in casa, ascoltando Sigur Ros, guardo fuori:

Fiocchi di neve lievi, resi visibili anche dalla più lieve fonte di luce; prima di toccare terra danzano da un lato all'altro trasportati dal vento, non bucano l'aria come le pesanti gocce.

Ascoltare i Sigur in un momento simile mostra l'effetto collaterale dell'alcool ingurgitato poche ore prima: voglia di andare, di evadere, di vedere altro, di trovarsi altrove, di sentire altri climi, di annusare nuove atmosfere...

...magari insieme a qualcuno, per non sentirti l'unico euforico estraneo...

2 commenti:

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  2. ...e prima di tirarmi il portoncino alle spalle...ridendo forte fregandomene dell'ora tarda...chiusi gli occhi...alzai la testa e mi feci baciare da quei freddi granelli di purezza

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