giovedì 10 dicembre 2009

Nella Pioggia


Il tendone frastuona ai bordi, il vento gliele suona; fumo mezzo sigaro masticato nascosto vicino la fessura d'entrata, silenzioso, con un cognac un po' sbavato nell'altra mano.

I pagliacci ammazzano il tempo, contronaturalmente silenziosi, giocando a bridge con sgabelli di fortuna ed una cassa come tavolino; il domatore chiacchera col capo, magari d'affari o di donne: sguardi da dongiovanni. I trapezisti, alcuni fumano e parlano, altri amoreggiano di fianco una radio che tramette musica e interferenze, qualcuno ridacchia di chissacchè.

Non vedo Audrey,starà riposando, l'ho vista passare poco fà, col suo sorriso lieve che non nasconde completamente parecchi pensieri, ma li affronta con un pizzico di spavalderia, taciturna spavalderia, gran parte del suo fascino credo: capace di rapite fantasie, sua natura, curiosa nei suoi silenzi, vorresti saperne di più, ma ti tieni il gusto del segreto...

Eff non s'è ancora rimesso, non è certo la pioggia, quella a volte sembra affascinarlo: già l'ultime volte aveva ripreso il suo vecchio brio, un po' scorbutico, un po' folle ma senz'altro di buon cuore. 

Do un sorso al mio miele, tiro una boccata secca, un filo di vento rapisce il fumo.

Tra un po' finirà e si tornerà ad allestire ciò che la pioggia a un po' fracassato.

www.youtube.com/watch?v=cT0hgH9qVfg

domenica 29 novembre 2009

Naia


"Come mi sento dici?

Mi sento come se un militare, grosso e parecchio incazzato, mi stia premendo con la suola dello stivale sul petto dopo aver pestato una merda! Ne sento la puzza molto chiaramente.

Lo so...non c'è nulla di poetico in questo, ma chissenefrega,  magari suonerà presto la campana del pranzo e finalmente l'omone avrà di meglio da fare...

Io intanto magari potrò lucidare il mio di stivale, mentre tento di riprendere il fiato."

sabato 14 novembre 2009

La Trapezista e il Mago


Nella sua gonnella rigida seduta accanto al suo assenzio su una sedia di vecchio legno, sul bordo di un tavolino tondo dalla tovaglia rossa dai bordi ondeggianti, illuminata dalla gialla luce di un'abatjour a campana in giù,

una musica lieve fatta di violini, piano e fisarmoniche scava nell'atmosfera appiccicosa e rossiccia del tendone.

Lei fissa il buffo ombrellino sul bordo del bicchiere, lo rigira con l'indice e il pollice di tanto in tanto, seguendo un po' la musica,

un guantino bianco s'intrufola nella traiettoria di quello sguardo che fissa assente il liquido verde: l'invita a ballare, fiero nel suo smoking, cortese il suo sguardo sotto il cilindro, scarpe lucide.

Uno sguardo sorpreso prima, un gesto della testa e un sorriso poi, niente parole.

S'alza, accetta. Piano piano, aumentando poco a poco la velocità, cominciano a roteare, seguendo la musica, svolazzandoci dentro: la gonnella vibra all'aria, le code nere della giacca a pinguino si drizzano.

Da dietro uno dei sipari bordeaux di nascosto due o tre clown ammirano la scena: uno ridacchia, l'altro lo picchia sulla testa e lo zittisce, il terzo sognante osserva con in braccio una scatola a manovella da cui fa capolino una scimmietta dal muso cenere.

Girano e girano muti, seguendo violini, piano e fisarmoniche, girano. 

www.youtube.com/watch?v=hJE5s4OUaBs

venerdì 6 novembre 2009

Etilique


L'alcool dà, l'alcool toglie.

Toglie memoria, dà coraggio.

Toglie tristezza, la restituisce a fine serata.

Voglia nella gola di gridare. Rabbia negli scarponi. 

sabato 15 agosto 2009

Questa Volta


Voglio dirti una cosa Mark, una cosa che ancora non sai. Noi K-paxiani abbiamo vissuto abbastanza da averlo già scoperto: l'universo si espanderà, poi tornerà a collassare su sè stesso e poi si espanderà di nuovo ripetendo questo processo all'infinito.

Ciò che non sai è che quando l'universo si espanderà di nuovo tutto quanto sarà come adesso. Qualunque errore commetterai in questa vita lo ripeterai nel tuo prossimo passaggio, OGNI errore che commetterai sopravviverà ancora e ancora per sempre.

Quindi il consiglio che ti do è di fare le scelte giuste questa volta...Perchè "questa volta" è tutto ciò che hai.

sabato 8 agosto 2009

sabato 25 luglio 2009

Lamento


Momenti in cui ci si sente SLENDITAMENTE!

Momenti in cui ci si sente soli tra la gente...

domenica 12 luglio 2009

Lunaticinismo


Intanto lo sò, ho infranto la promessa fatta nel post precedente...ma in fondo il titolo parla chiaro...

Saranno i cambiamenti, sia fuori, ma soprattutto dentro la mia testa.

Sarà che ho cominciato a cantare a voce alta mentre giro in auto fregandomene di chi guarda dall'esterno.

Sarà il far crescere ancora i ricci.

Sarà la gente nuova che viene, gente "vecchia" che se ne và.

Sarà l'aver scoperto che significa lavorare, impegnare mente e corpo (SOPRATTUTTO il corpo!).

Sarà che pian piano la gente, sia estranei che pseudo-conosciuti, mi stia insegnando a fidarmi sempre meno, a divenire cinico sempre più, anche se la mia natura di base non è affatto questa.

Sarà che lavorare spesso tra merce come asce, machete, mannaie e badili stia aumentando la superfice del cervello adibita alla violenza...............

Saranno Rino e Lucio.

Sarà l'aver risentito persone dopo tanto, dopo aver aspettato tanto di farlo, dopo essermi stancato anche d'aspettare e anche se ciò alla fine è (finalmente?) avvenuto anche se contretto ad utilizzare parole non troppo felici.

Sarà per questo che torno a scrivere, ad aver bisogno di sfogare qualcosa.

martedì 2 giugno 2009

Olezzo di Cambiamenti

Per evitare di modificare secondo sentimenti differenti dal momento in cui è stato scritto e per pura e semplice lagnusia...

[Se clikki s'allarga]

lunedì 27 aprile 2009

Fuori di Testa


I miei capelli stanno diventando l'espressione della mia mente:

un caos che si cerca sempre di riordinare ma che finisce col rassegnarti al disordine

mercoledì 22 aprile 2009

Compito per Casa


Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

Non devo farmi le pippe mentali

mercoledì 15 aprile 2009

Sigh*


Mi s'è stampato in faccia un broncio, manco avessi fatto a botte...

Chi lo sà, magari sarebbe questa un'attività interessante da fare per liberare la mente e sentire solo "il sordo rumore dei pugni al di sopra delle grida"...

Mi capita di pensare a [troppa] gente che sembra aver dimenticato ch'esisto,

a volte diventa rabbia a volte solo dispiacere e poi ancora broncio,

ma forse dovrei solo farmi i cazzi miei e godermi i momenti ottimi del mio strisciare, chi lo sa...

...Ho veramente bisogno di uno sfogo da uno stile di vita che mi calza troppo stretto

sabato 28 marzo 2009

Il Morto a Galla


Quando fuoriesce solo il viso, riesci a malapena ad aprire gli occhi per guardarti intorno,

le orecchie sotto la superfice, inondate, piene di silenzioso liquido,

sospeso.

martedì 24 marzo 2009

Ancora nulla?


Sarà il vento che schiaffeggia ai lati del viso come infastidito da una strana follia,

sarà la musica vorticosamente dissestante di Ghinzu,

sarà semplicemente il cambio di stagione sempre meno ordinato di quel che riesco a ricordare...

...ma un senso di perseguitante insoddisfazione ha colonizzato la mia mente.

Nessun pensiero che sembra volerlo spodestare ancora avvistato...resterò ancora un po' in osservazione.

sabato 14 febbraio 2009

...che la pietà non vi sia di vergogna

Uomini senza fallo, semidei 
che vivete in castelli inargentati 
che di gloria toccaste gli apogei 
noi che invochiam pietà siamo i drogati. 

Dell'inumano varcando il confine 
conoscemmo anzitempo la carogna 
che ad ogni ambito sogno mette fine: 
che la pietà non vi sia di vergogna. 

Banchieri, pizzicagnoli, notai, 
coi ventri obesi e le mani sudate 
coi cuori a forma di salvadanai 
noi che invochiam pietà fummo traviate. 

Navigammo su fragili vascelli 
per affrontar del mondo la burrasca 
ed avevamo gli occhi troppo belli: 
che la pietà non vi rimanga in tasca.


Giudici eletti, uomini di legge 
noi che danziam nei vostri sogni ancora 
siamo l'umano desolato gregge 
di chi morì con il nodo alla gola.

Quanti innocenti all'orrenda agonia 
votaste decidendone la sorte 
e quanto giusta pensate che sia 
una sentenza che decreta morte?


Uomini cui pietà non convien sempre 
male accettando il destino comune, 
andate, nelle sere di novembre, 
a spiar delle stelle al fioco lume, 
la morte e il vento, in mezzo ai camposanti, 
muover le tombe e metterle vicine 
come fossero tessere giganti 
di un domino che non avrà mai fine. 

Uomini, poiché all'ultimo minuto 
non vi assalga il rimorso ormai tardivo 
per non aver pietà giammai avuto 
e non diventi rantolo il respiro: 
sappiate che la morte vi sorveglia 
gioir nei prati o fra i muri di calce, 
come crescere il gran guarda il villano 
finché non sia maturo per la falce.



venerdì 13 febbraio 2009

Effetti Collaterali




Torno da una fredda serata passata con amici in cerca di calore, al riparo da improvvise basse ed inusuali temperature di questi ultimi giorni; le soluzioni anti-gelo variano da thè verde per alcuni a superalcolici per altri (tipo io).

L'alcool fà il giro completo, tra una battuta e l'altra, riscalda, ci riesce meravigliosamente, stimola lo spirito, stimola la spontaneità, le battute, anche le più spinte mi escono di bocca da sole (per la gioia di molti, lo sgomento di alcuni).

La serata si conclude, torno a casa tra vetri appannati, strada bagnata, guida cauta: nevica.

Fà tanto freddo da nevicare anche qui, vedo che ciò che cade dal cielo è qualcosa di più soffice di una gocciolona d'acqua. E' tanto delicata da non resistere al calore del suolo cittadino, di colpo è già liquido.

Rientrato in casa, ascoltando Sigur Ros, guardo fuori:

Fiocchi di neve lievi, resi visibili anche dalla più lieve fonte di luce; prima di toccare terra danzano da un lato all'altro trasportati dal vento, non bucano l'aria come le pesanti gocce.

Ascoltare i Sigur in un momento simile mostra l'effetto collaterale dell'alcool ingurgitato poche ore prima: voglia di andare, di evadere, di vedere altro, di trovarsi altrove, di sentire altri climi, di annusare nuove atmosfere...

...magari insieme a qualcuno, per non sentirti l'unico euforico estraneo...

lunedì 9 febbraio 2009

Schegge di Maluchiffari





Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrita' di Cmabrdige, 
non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una 
paolra, l'uinca csoa imnorptate e' che la pimra e la 
ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato 
puo' serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si 
puo' legerge sezna mloti prleobmi. 
Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege 
ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo 
isineme. Cuorsio, no?

sabato 31 gennaio 2009

The Illusionist


Un'illusione è forse il sentimento più lontano dal razionale ma sicuramente più vicino alla speranza.

venerdì 23 gennaio 2009

...ma nessun motivo e' buono per rallentare...


H1.34  24/01/2009

Tra circa 9 ore partirà il mio aereo per Londra,

Mancherò solo 4 giorni circa, ma con i ragazzi si prefissa un break decisamente spumeggiante :D

Finalmente comincio a viaggiare, mi auguro sia il primo di una lunga serie di viaggi della mia vita.

Che il prossimo duri per altri 2 giorni o 2 anni non importa, come dicono i Negrita:

"...La destinazione e' un traguardo mentale 
Santa Paranoia io ti lascio dietro di me..."

Perhaps it's just imagination...


I can't get to sleep
I think about the implications
Of diving in too deep
And possibly the complications

Especially at night
I worry over situations
I know will be alright
Perhaps it's just imagination

Day after day it reappears
Night after night my heartbeat shows the fear
Ghosts appear and fade away

Alone between the sheets
Only brings exasperation
It's time to walk the streets
Smell the desperation

At least there's pretty lights
And though there's little variation
It nullifies the night from overkill

Day after day it reappears
Night after night my heartbeat shows the fear
Ghosts appear and fade away
Come back another day

I can't get to sleep
I think about the implications
Of diving in too deep
And possibly the complications

Especially at night
I worry over situations
I know will be alright
It's just overkill

Day after day it reappears
Night after night my heartbeat shows the fear
Ghosts appear and fade away
Ghosts appear and fade away

Ghosts appear and fade away

(Overkill - Colin Hay)

sabato 17 gennaio 2009

Mina Antiuomo


Un pizzico di rabbia latente, di quella sotto la superfice che ti costringe a gentili finti-sorrisi forzati, di quella che ti fà continuamente promettere a te stesso "No! La prossima volta esplodo! Fanculo!".

Voglio diventare bastardo, almeno un pò, riuscire a dire in faccia le cose fottendomene delle reazioni e dei pensieri, come mai è capitato prima, sarebbe un bel passo avanti, sarebbe sicuramente benefico. Fottutamente difficile però quando si parla di certe cose...CAZZO!!!

(Vattene via dalla testa!)

Rabbia nascosta sotto la superfice all'occhio della gente, proprio come una mina antiuomo...

sabato 10 gennaio 2009

La Collina dei Ciliegi


Sarò romanticone, romanticazzo, scemo, ghei, bambino, incosciente, inesperto, chedellavitanonhacapitouncazzo...forse solo un pò alticcio, ma forse più sincero per questo, ma spero un giorno, forse stupidamente, di trovarmi a poter provare qualcosa di almeno lontanamente simile a:

"...e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini..."

Probabilmente, di questo passo, mi ritroverò a dire all'attuale me "SCEMO!"...spero non accada mai, spero di no...

lunedì 5 gennaio 2009

VolereVolare



"Più che rinunciare a volare salgo sul tetto e inizio a sbattere le braccia!"