domenica 29 novembre 2009

Naia


"Come mi sento dici?

Mi sento come se un militare, grosso e parecchio incazzato, mi stia premendo con la suola dello stivale sul petto dopo aver pestato una merda! Ne sento la puzza molto chiaramente.

Lo so...non c'è nulla di poetico in questo, ma chissenefrega,  magari suonerà presto la campana del pranzo e finalmente l'omone avrà di meglio da fare...

Io intanto magari potrò lucidare il mio di stivale, mentre tento di riprendere il fiato."

sabato 14 novembre 2009

La Trapezista e il Mago


Nella sua gonnella rigida seduta accanto al suo assenzio su una sedia di vecchio legno, sul bordo di un tavolino tondo dalla tovaglia rossa dai bordi ondeggianti, illuminata dalla gialla luce di un'abatjour a campana in giù,

una musica lieve fatta di violini, piano e fisarmoniche scava nell'atmosfera appiccicosa e rossiccia del tendone.

Lei fissa il buffo ombrellino sul bordo del bicchiere, lo rigira con l'indice e il pollice di tanto in tanto, seguendo un po' la musica,

un guantino bianco s'intrufola nella traiettoria di quello sguardo che fissa assente il liquido verde: l'invita a ballare, fiero nel suo smoking, cortese il suo sguardo sotto il cilindro, scarpe lucide.

Uno sguardo sorpreso prima, un gesto della testa e un sorriso poi, niente parole.

S'alza, accetta. Piano piano, aumentando poco a poco la velocità, cominciano a roteare, seguendo la musica, svolazzandoci dentro: la gonnella vibra all'aria, le code nere della giacca a pinguino si drizzano.

Da dietro uno dei sipari bordeaux di nascosto due o tre clown ammirano la scena: uno ridacchia, l'altro lo picchia sulla testa e lo zittisce, il terzo sognante osserva con in braccio una scatola a manovella da cui fa capolino una scimmietta dal muso cenere.

Girano e girano muti, seguendo violini, piano e fisarmoniche, girano. 

www.youtube.com/watch?v=hJE5s4OUaBs

venerdì 6 novembre 2009

Etilique


L'alcool dà, l'alcool toglie.

Toglie memoria, dà coraggio.

Toglie tristezza, la restituisce a fine serata.

Voglia nella gola di gridare. Rabbia negli scarponi.