Non si parla di religione.
Più una morale.
Una metafora per descriverla. Per porla sulle mani della gente.
Tutta.
Moralità, magari, presente se si prende l'individuo.
Ma chissà come, scomparsa, dispersa tra la gente.
Ingoiata dal collettivo.
Soffocata.
La moda, il bisogno, di un leader o un capro espiatorio.
Un martire, perché no.
Impossibile, ormai, capire un errore prima di compierlo.
Vedere solo dopo il rosso del sangue.
Accorgersi dell'errore d'aver ucciso il giusto solo troppo tardi.
Alle volte far qualcosa in seguito.
O peggio non far nulla.
Ancor peggio, non accorgersi.
Inaccettabile il linguaggio diretto.
Troppo noioso.
Troppo scomodo.
Il potere dell'arte esiste per sgusciar via da questi muri.
Melodiosa, colorata, forte ed in rima, entra.
Passa dove le parole semplici non riescono.
Quella vera è capace di tutto questo.
Aprire gli occhi di più di un individuo.
Crearne un nuovo concetto collettivo.
Bypassando gli strumenti soliti. I soliti concetti.
Ormai tutti occupati dal solito. Dall'abitudine del sempre uguale.
Abituati, spesso, al malfatto e sbagliato.
"Confusi alla folla ti seguono muti,
sgomenti al pensiero che tu li saluti:
"A redimere il mondo" gli serve pensare,
il tuo sangue può certo bastare.
La semineranno per mare e per terra
tra boschi e città la tua buona novella,
ma questo domani, con fede migliore,
stasera è più forte il terrore.
Nessuno di loro ti grida un addio
per esser scoperto cugino di Dio:
gli apostoli han chiuso le gole alla voce,
fratello che sanguini in croce.
Han volti distesi, già inclini al perdono,
ormai che han veduto il tuo sangue di uomo
fregiarti le membra di rivoli viola,
incapace di nuocere ancora.
Il potere vestito d'umana sembianza,
ormai ti considera morto abbastanza
e già volge lo sguardo a spiar le intenzioni
degli umili, degli straccioni."
venerdì 14 dicembre 2012
mercoledì 30 novembre 2011
Mash-Up.
"Eh, l'avevo avvertito l'intento subdolo.
Era lì che strisciava.
Sui ciottoli rumorosi di un ghigno goduriosamente malefico."
[Mash-Up da chat notturna.]
Era lì che strisciava.
Sui ciottoli rumorosi di un ghigno goduriosamente malefico."
[Mash-Up da chat notturna.]
sabato 24 settembre 2011
Cognac.
Troppo giovane, disse, per ricordarmi.
Riconoscersi nelle parole di qualcun altro.
Racconti di comportamenti e desideri.
Abbastanza grande per riconoscermi, dissi io.
"Con i miei capelli lunghi, a guisa di Dandy, bevevo cognac."
Riconoscersi nelle parole di qualcun altro.
Racconti di comportamenti e desideri.
Abbastanza grande per riconoscermi, dissi io.
"Con i miei capelli lunghi, a guisa di Dandy, bevevo cognac."
domenica 1 maggio 2011
Rose.
Assaggiata la dolcezza più volte.
Magari non a fondo come desiderato.
Ma rimarrà per molto tempo sulla bocca.
Nell'olfatto.
Nello sguardo.
Nel tatto.
Ricorda petali e foglie.
Profumo di rose, capelli e collo.
Inebriarsi tanto quando non t'aspettavi potesse succedere.
"Andai verso il mare senza barche per traversare."
martedì 8 marzo 2011
lunedì 28 febbraio 2011
.
Chissà se c'è il bisogno di creare un luogo adatto per tenere insieme tutti coloro che si senton simili.
Non sarebbe male.
Anche soltanto per un paio d'ore a settimana.
Giusto per ricaricare l'animo, così da non lasciarlo da solo per troppo tempo.
Dove poter brindare ad un'uguale allegria o tristezza.
E perchè no, anche rabbia.
"E brindo a chi è come me al Bar della Rabbia.
E più bevo e più sete me vien, sti bicchieri son pieni de sabbia."
Non sarebbe male.
Anche soltanto per un paio d'ore a settimana.
Giusto per ricaricare l'animo, così da non lasciarlo da solo per troppo tempo.
Dove poter brindare ad un'uguale allegria o tristezza.
E perchè no, anche rabbia.
"E brindo a chi è come me al Bar della Rabbia.
E più bevo e più sete me vien, sti bicchieri son pieni de sabbia."
sabato 5 febbraio 2011
Run Boy, Run.
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