...Cambio di nuovo gamba, la destra sulla sinistra.
Oltre la porta a vetri opachi, oltre i brusii di chi è ancora qui con me, all'ospedale semi-deserto. Solo le urla della mamma.
E' indecisa, pare.
Sembra arrivare. Sembra uscire. Poi ci ripensa. Come chi temporeggia ancora un poco sulla soglia di casa. Magari ha scordato qualcosa. Ancora uno. [...]
h:00:40
Manca poco. Quasi arrivata. Un po' più alta del previsto. Un altro po' d'aiuto per uscire.
[...]
Nascondo una cerca emozione tradita solo da un lieve vibrare delle mani. Con la musica in un orecchio e il rumore di passi ell'altro. Arriva...
...!!!
h 1:30 [circa]
Il padre, s'affaccia su di noi dalla sala parto. "Piange..." dice piangendo.
Eccola. Sicura di non aver scordato nulla dall'altro lato. Pelle rosa in un panno azzurro. Ha già gli occhi aperti.
"Ti faranno fumare per farti sognare che il futuro od "un messia" presto tutto cambierà. Ed avrai come vanto una nuova condanna ti diranno che il vento è il respiro di una donna per far sì che un lamento, uno solo, copra ogni tormento di un velo..."
Parole già sentite dal me dell'infanzia che, riascoltate adesso, acquisiscono un valore nuovo. Parole in cui credere, che ispirano. Un nuovo modo di pensare. Libero. Un bisogno di vivere. Di vivere posti nuovi. Posti che magari avranno meno di quanto spero, da offrirmi.
Proverò di persona che si tratti della realtà o meno. E forse è solo questo che in fondo cerco. Nuove prove, in un mondo che sembra riproporsi spesso in simili modalità.
Parole già sentite in passato. Basta arrivare al momento in cui si riuscirà a dar loro una nuova importanza. Un nuovo modo di pensare. Libero. Vivere.
"Ma se tu rifiuterai di giocare all'attore forse un libro scriverai come libero autore."